Casa para comprar en Sant'Andrea di Compito, Toscana
◄◄ TOUR DELLA PROPRIETA' CON DANiLO ROMOLiNi ▲ TOUR DELLA PROPRIETA' Con ▲ DANiLO ROMOLiNi ▲ TOUR DELLA PROPRIETA' Con DANiLO ROMOLiNi ▲ in Toscana, a pochi chilometri da Lucca e Capannori, in posizione aperta e soleggiata, splendida villa d'epoca con scuderie e parco. La villa presenta bei saloni affrescati e decorazioni tardo barocche commissionate dalla famiglia Mansi, il cui nome è legato alla villa. Tutto intorno alla villa c'è un rigoglioso parco di 40.000 mq con laghi, fontane e siepi. Gli ampi spazi, sia interni che esterni, sono perfetti per eventi e cerimonie. Lucca è una delle città d'arte più importanti della Toscana, con mura ancora intatte fino ad oggi. Questa proprietà storica si trova in posizione aperta e soleggiata non lontano dalle città più interessanti della Toscana (Pisa, Firenze, San Gimignano, Siena:) e dal mare della Versilia, con località come Viareggio, Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta . La struttura si trova a pochi chilometri dall'autostrada A1 ea soli 10 km dalla stazione ferroviaria più vicina. Gli aeroporti più comodi sono Pisa e Firenze, entrambi a meno di un'ora dalla villa. Il campo da golf 18 buche di Monticatini dista 30 km in auto. La villa d'epoca (2.112 mq, 8 camere e 10 bagni) è disposta su quattro piani così organizzati: - Piano seminterrato: antiche cucine, reception ospiti, uffici, bagni e salotti; - Piano terra: saloni di rappresentanza, soggiorni, sale da pranzo e sale lettura affrescati; - Primo piano : cinque camere da letto e cinque bagni; - Secondo piano: tre camere da letto e tre bagni. PLANETICHE DELLA ViLLA La proprietà comprende anche altri fabbricati, in particolare la vecchie stalle (2.068 mq, su due piani), la casa del contadino (700 mq, su due piani) e un corpo di guardia sul lato est del complesso (120 mq). La villa, prima di essere acquistata dalla famiglia Cenami nel 1599, aveva una pianta rettangolare più semplice, con al centro un grande salone collegato ad ambienti secondari per lato. La contessa Felice Cenami incaricò l'architetto Muzio Oddi (nato ad Urbino) del restauro della villa tra il 1634 e il 1635. Il progetto portò alla realizzazione dei due avancorpi sulla facciata sud e del portico centrale ad archi, il tutto sormontato da un loggia a tre sezioni. nel 1675 la villa fu acquistata da Ottavio Mansi per l'impressionante cifra di 11.000 scudi. Ordinò subito una serie di migliorie da applicare alla villa. nell'anagrafe dei possedimenti del 1689 di Vincenzo Finucci la villa è ancora visibile nella forma raggiunta da Muzio Oddi, ma sono presenti le scuderie e la casa del contadino, probabilmente opera di Raffaello Mazzanti. nei primi del '700 il villa fu ulteriormente modificata, questa volta da Gian Francesco Giusti su commissione di Guido Ottavio Mansi. Le ville hanno assunto l'aspetto attuale: la loggia superiore è stata sostituita da un nuovo elemento più complesso e alla villa è stata aggiunta una balaustra con statue mitologiche. Gli interni della villa ricalcano il tardo Settecento iconografia; la sala centrale è stata decorata dal pittore neoclassico Stefano Tofanelli con opere che rappresentano Il Trionfo del Sole, Le gesta di Apollo, Il Giudizio di Mida e La Morte di Marsia. Altri lavori del XIX secolo non toccarono la villa. Per quanto riguarda le scuderie, l'edificio non era menzionato nel contratto tra Cenami e Mansi del 1675 (all'epoca era stata costruita solo la villa). L'edificio è però compreso nell'elenco dei possedimenti del Finucci del 1689, il che significa che le scuderie devono essere state costruite tra il 1675 e il 1689. Lo stile barocco dell'edificio, insieme all'epoca di costruzione, rimanda ad un progetto di Raffaello Mazzanti, che lavorava a Villa Mansi proprio in quegli anni. L'insolita forma trapezoidale dell'edificio può essere interpretata come un tentativo di correggere un'iniziale asimmetria, ma potrebbe essere una scelta ragionata per consentire una più agevole manovra dei carri nel cortile centrale. Il pezzo di raccordo sul lato corto, denominato Palazzina dell'Orologio (letteralmente 'torre dell'orologio'), ricorda il campanile di Palazzo Vaticano di Martino Ferrabosco. Dagli schizzi di Gian Francesco Giusti si può apprezzare l'aspetto originario del complesso, purtroppo pesantemente rimaneggiato nell'Ottocento quando la torre fu demolita e sostituita da un balcone merlato (in seguito alla ripresa neogotica dei primi dell'Ottocento). La casa del contadino può essere datata anche al periodo 1675 - 1689 ma senza dettagli su chi fosse il progettista: all'interno dell'edificio sono presenti alcune decorazioni, come lo stemma nel bagno, che lo confermano fu la famiglia Mansi che costruì la casa. Per quanto riguarda le planimetrie, l'edificio non ha subito modifiche rispetto al suo inizio originario.