Casa para comprar en Castellamare di Stabia, Campano

Questa Lussuosa VILLA, nel tempo, ha avuto vari nomi, tutti legati a quelli dei proprietari: Villa Lieven, villa Moliterno o Antonietta, villa Pagliari, villa Petrella. La Villa si trova sul colle Quisisana, a metà strada tra Napoli e Sorrento, ai piedi del Monte Faito e si affaccia sul Golfo di Napoli. A questa felice posizione naturale corrisponde un'altrettanto felice posizione viaria: direttamente sulla strada panoramica per Sorrento e all'uscita della bretella autostradale che evita l'attraversamento del traffico cittadino, collegandola così immediatamente all'importante porto turistico Marina di Stabia. Dalla villa si possono raggiungere facilmente i luoghi più famosi del mondo: Sorrento, Positano, la Costiera Amalfitana e Pompei che dista solo pochi chilometri. Le Terme Stabiane e l'area archeologica distano meno di un chilometro. La zona di Quisisana è stata storicamente dimora di case e ville nobiliari: Giuseppe Bonaparte, Carolina Bonaparte esiliata da Murat, Christian Fréderic di Danimarca, il conte Gustav Stackelberg, Lord Blessington. Molti scrittori come Walter Scott, C. Dickens, de Lamartine, Gustav Flaubert, Alexandre Dumas, l'americano Herman Melville e tanti altri che nell'intraprendere il Grand tour hanno avuto, come tappa, Castellammare con le sue famose acque termali (28 sorgenti). Sua Altezza il Principe Don Alessandro di Lieven, ministro plenipotenziario russo (ambasciatore) nel Regno delle Due Sicilie, sotto Ferdinando II di Borbone, già ambasciatore a Londra (1812-1835), d'estate frequentava il Palazzo Reale di QUISISANA , un po' come tutti i diplomatici accreditati alla corte borbonica. Col tempo i luoghi dovettero amare particolarmente, tanto da spingerlo a costruirvi una propria villa (1835-40). La disposizione planimetrica fu curata dall'Arch. Cav. D. Guglielmo Becchi, Segretario del Regio Istituto di Belle Arti, che contemporaneamente ha curato anche i lavori di Villa Pignatelli a Napoli, oggi museo. Molte personalità di spicco hanno soggiornato in questa VILLA, tra cui il pittore russo Silvestr Feodosievic SCEDRIN (1819-20), fondatore della scuola realistica russa, i suoi paesaggi di Stabiae sono presenti alla Galleria Tretiakov e al Museo Pushkin di Mosca. Nell'ottobre del 1845 la famiglia imperiale russa si era lasciata alle spalle il clima rigido di Pietroburgo per la più mite Palermo, dove li aspettava come ospiti Ferdinando III. Oltre alle ragioni politiche, lo zar Nicola I era preoccupato per la salute della zarina, sua moglie, quindi sperava che il cambio d'aria le avrebbe giovato. La Zarina e la Granduchessa Olga sua figlia, la Granduchessa Meclemburgo e la figlia Luisa si imbarcarono con un gran numero di seguiti sulle fregate Bessarabia e Kamtschatka, la stessa mattina (17 marzo 1846) in cui le due fregate entrarono nel porto di Con il piroscafo Castore giunsero anche Napoli e il Granduca Costantino, fratello dello Zar. Il 16 aprile 1846 la zarina Alessandra Feodorowna e tutto il suo seguito giunsero in treno a Castellammare e il Sindaco concordò che la strada Primo Saporivo fosse cosparsa di sabbia per consentire alla carrozza imperiale di raggiungere la villa di Quisisana. Dopo alcuni anni il Principe di Lieven dovette rientrare in patria a causa della normale rotazione degli ambasciatori russi nel Regno, pertanto, il 24 dicembre 1868, alienò "...il Principe e Principessa di Moliterno, Giuseppe Gallone e Antonietta Melodia, la Villa ... per la somma di centomila lire "La principessa Antonietta Melodia era la signora di palazzo della regina Margherita di Savoia e, quindi, riceveva continuamente personaggi di alto livello. Basti pensare che il principe ereditario UMBERTO di Savoia, prima di salire al trono d'Italia con il nome di UMBERTO I, era stato già tre volte, insieme alla sua promessa sposa Margherita (futura regina Margherita), ospite memorabile a Villa Moliterno, secondo le cronache fu il festa data in questa villa il 28 marzo 1870 per l'arrivo dei due principi (allegato - n° 1) "... dalla stazione alla casa di Moliterno c'era una grande folla ... a Villa Antonietta tutto era organizzato con gusto e xquisite... ..dopo la colazione servita generosamente sotto un padiglione appositamente costruito, i balli si sono svolti sul prato e sono proseguiti fino alle quasi sette nelle sale al piano terra della villa...in ricordo della giornata è stato piantato un pino . (esiste ancora oggi) e porterà il nome della Principessa Margherita... ...il giovane maestro Francesco Paolo Tosti (poi maestro di canto di Margherita) cantò una romanza creata appositamente dal maestro Luigi Denza che lo accompagnò al pianoforte (ancora oggi di proprietà ) ... " Partecipanti dei migliori salotti d'Europa, artisti, pittori e poeti animarono le feste nella Villa dei Principi a Moliterno, non ultima quella in cui fu inaugurata la Funicolare del Vesuvio, per l'occasione (settembre 1880), Denza compose al pianoforte sulle parole di Peppino Turco il famoso “Funiculì, funiculà”. !!!! Giovanbattista Gallone (fondatore del Circolo Stabiani), figlio di Giuseppe, ereditò la villa che trasformò in un rinomato ed elegante albergo, la prima con elettricità in ogni stanza, Hotel du Parc prima e Villa dei Cedri poi.Tra il 1918-20 la Villa fu acquistata dal Comm. G. Somma, poi dal Comm. R. Garzia che nel 1932 la vendette alla famiglia Pagliari. 1976 è stato acquistato dal sig. Petrell a, è attualmente abitato dagli eredi. La villa è entrata nella letteratura anche dalla famosa poetessa armena Vittoria Aganoor Pompilj che la descrisse in una sua composizione. (allegato - n° 2) La poetessa infatti amava trascorrere lunghi periodi di riposo nella quiete di QUISISANA. (allegati nn. 3 e 4) Una curiosità: la celebre canzone napoletana "Palomma 'e notte" di Salvatore di Giacomo, è la fedele traduzione in napoletano di una poesia in dialetto veneto di Aganoor dal titolo "la Pavegia", dall'altro per mano la Poeta aveva anche copiato... traducendo, in dialetto veneto, una canzone di L. Denza “Butterfly of Sera” del 1887, poi tradotta in inglese con il titolo “The Moth and the Flame” da Momray Marras. Bene! Anche le vacanze servivano a questo scopo. Ultima ma non certo meno importante, la visita, nel maggio 1998, del Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Marianne Myles che, conoscendo la storia della Villa, chiese espressamente di poter visitare la dimora storica in occasione di una cerimonia ufficiale visitare. a Castellammare. La Dott.ssa Myles dopo la visita alle Terme (allegato - nn. 5 e 6), è stata ospitata, con il suo entourage e le autorità cittadine, nella residenza che ha meticolosamente voluto visitare e per la quale ha sentito di dover ringraziare ufficialmente l'accoglienza cordiale ed elegante della famiglia Petrella. (allegato – n°7) Fonti: “I Luoghi della Memoria” G. D'Angelo ed. Eidos "Le Casine di Delizie" A. Acampora ed. Franco di Mauro editore "Domus De Loco Sano" Comune di Castellammare ed. Eidos “Castellammare di Stabia”: Errico de Renzi stazione termale e balneare ristampa anastatica "Stabiae e Castallammare di Stabia" M. Palumbo ed. Aldo Fiori Editore-Napoli